Chelon labrosus Risso, 1827

(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Mugiliformes Berg L.S., 1940
Famiglia: Mugilidae Jarocki, 1822
Genere: Chelon Artedi in Röse, 1793
Italiano: Cefalo bosega
English: Thicklip grey mullet
Français: Mulet lippu
Deutsch: Dicklippige Meeräsche
Español: Muble, Lisa
Descrizione
Il suo aspetto è quello classico dei Mugilidae, con corpo slanciato e fusiforme a sezione quasi circolare e così la sua livrea argentea con numerose linee longitudinali scure. Si riconosce però bene dalle altre specie soprattutto per la bocca che presenta un robusto e carnoso labbro superiore privo di intaccatura centrale ma con alcune serie di tubercoli ben rilevabili sia al tatto che con una semplice lente d'ingrandimento. Inoltre, spesso, le pinne pettorali sono di color grigio opaco. Le dimensioni raggiungono i 70 cm per un paio di kg di peso. La riproduzione avviene in mare con modalità simili a quelle del Cefalo comune. L'alimentazione è basata su piccoli invertebrati e detriti organici come quella del Cefalo comune. Assieme a Mugil cephalus è uno dei Mugilidae che sopporta il più elevato sforzo di pesca dato che ben si adatta a vivere in acque chiuse e salmastre come le "valli da pesca" o i laghi costieri, sede di importanti marinerie. Le tecniche di pesca sono identiche a quelle impiegate per il Mugil cephalus. Le sue carni sono particolarmente apprezzate in aprile-maggio quando inizia la migrazione nelle acque interne ed in dicembre-febbraio, periodo che precede la deposizione delle uova, in cui il pesce è più grasso.
Diffusione
Questa è una delle specie di cefalo che si spinge più a nord, infatti raggiunge le coste norvegesi e scozzesi mentre a sud si ferma alle isole Azzorre. Vive soprattutto in mare (è la specie di Mugilidae più comune in acque marine) ma, soprattutto i piccoli esemplari, non temono le acque a bassa salinità o addirittura dolci. Gli adulti vivono in piccoli banchi nei pressi delle coste rocciose o sabbiose, soprattutto dove ci siano dei manufatti e delle foci di corsi d'acqua. I giovani si raggruppano in banchi assai più estesi.
Sinonimi
= Chelon chelo Cuvier, 1829 = Crenimugil labrosus Risso, 1827 = Mugil buosega Nardo, 1847.
Bibliografia
–Freyhof, J. y Kottelat, M. (2008). «Chelon labrosus». Lista Roja de especies amenazadas de la UICN 2016-3 (en inglés).
–Thomson, J.M., 1986. "Mugilidae". p. 344-349. En J. Daget, J.-P. Gosse y D.F.E. Thys van den Audenaerde (eds.) Check-list of the freshwater fishes of Africa (CLOFFA). ISNB, Brussels, MRAC; Tervuren; y ORSTOM, París. Vol. 2.
–Sumaila, U.R., A.D. Marsden, R. Watson y D. Pauly, 2007. "A global ex-vessel fish price database: construction and applications" J. Bioeconomics 9: 39-51.
–Thomson, J.M., 1990. "Mugilidae". p. 855-859. En J.C. Quero, J.C. Hureau, C. Karrer, A. Post y L. Saldanha (eds.) Check-list of the fishes of the eastern tropical Atlantic (CLOFETA). JNICT, Lisboa; SEI, París; y UNESCO, París. Vol. 2.
–McDowall, R.M., 1997. "The evolution of diadromy in fishes (revisited) and its place in phylogenetic analysis". Rev. Fish Biol. Fish. 7(4):443-462.
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–Ben-Tuvia, A., 1986. "Mugilidae". p. 1197-1204. En P.J.P. Whitehead, M.-L. Bauchot, J.-C. Hureau, J. Nielsen y E. Tortonese (eds.) Fishes of the North-eastern Atlantic and Mediterranean. Volume 3. UNESCO, París.
–Sistema Integrado de Información Taxonómica. «Chelon labrosus (TSN 170371)» (en inglés).
–"Chelon labrosus". En FishBase (Rainer Froese y Daniel Pauly, eds.). Consultada en septiembre de 2010. N.p.: FishBase, 2010.
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Stato: Western Sahara |
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Data: 28/02/2008
Emissione: Sark Ramsar Stato: Guernsey |
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